Fusione

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La fusione avviene attraverso il riscaldamento delle materie prime per portarle dallo stato solido allo stato liquido ed innalzare la temperatura della lega metallica fino a quella richiesta per la colata. La temperatura alla quale viene portata la lega liquida è superiore a quella di fusione, in modo tale che essa si mantenga liquida, anche dopo essere stata travasata nelle siviere per farla fluire con semplicità fino a che la colata nelle forme non sia completata. La fusione viene fatta con forni fusori rivestiti internamente di materiale refrattario.

La gestione del processo di raffinazione si attua principalmente mediante l’utilizzo di un forno fusorio a torre con capacità di 3.000 Kg ed uno a bacino con capacità di 1.000 Kg, dedicato alla fusione di altre leghe meno utilizzate nell’attività.

Tutte le presse sono dotate di forni di attesa, i quali permettono di mantenere l’originale qualità del materiale, eliminando le impurità e limitando il problema dei punti duri e le difficoltà di successiva lavorazione dei pezzi associati ad esso.

Il trasporto della lega dai forni fusori a quelli di attesa viene effettuato con l’ausilio di siviere, mantenute in temperatura grazie al preriscaldo. Riempita la siviera, l’alluminio viene sottoposto all’operazione di degasaggio e scorifica, cioè alla rimozione delle scorie presenti, per garantire maggiore purezza della lega utilizzata.